Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi
La Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi fu fondata a Firenze il 24 febbraio del 1921, per volontà degli stessi pionieri che, il 26 ottobre 1920, avevano fondato l'Unione Italiana Ciechi.
La crisi delle scuole speciali e degli istituti, intrecciandosi con gravi problemi interni all'Ente, fu causa di serie difficoltà per la Federazione che, mancando di un finanziamento pubblico sicuro per molti anni non fu in grado di far fronte alle nuove esigenze manifestatesi nell'era dell'integrazione dei ragazzi ciechi nella scuola di tutti.
La rifioritura per la Federazione si è avviata con la Legge 284 del 28 agosto 1997, ottenuta per il vigile interessamento dell'Unione Italiana Ciechi, con essa il Dipartimento della Solidarietà Sociale garantisce il finanziamento da parte dello Stato.
Da quel momento l'Ente ha contribuito alla trasformazione degli istituti, affidando ad alcuni di essi la ricerca e l'attuazione di progetti fondamentali da essa stessa finanziati, per la crescita dei ragazzi ciechi, per lo sviluppo dell'informatica nel settore didattico, per la rieducazione dei ragazzi ciechi pluriminorati e per una migliore assistenza agli anziani. Ha intensificato con profonde innovazioni la creazione di sussidi didattici, favorendone la conoscenza e la diffusione attraverso una mostra itinerante e prevedendone la fornitura gratuita fino ad un valore di euro 130 a tutti i ragazzi ciechi che ne facciano richiesta. Ha istituito i Centri di consulenza Tiflodidattica. Fornisce sussidi didattici ai Centri per la trascrizione in braille dei testi scolastici per i ragazzi ciechi.
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